No Vegan by Luca Avoledo

No Vegan by Luca Avoledo

autore:Luca Avoledo [Avoledo, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Science, General
ISBN: 9788820096656
Google: ecbaDgAAQBAJ
Amazon: B0716TW6MZ
editore: Sperling & kupfer
pubblicato: 2017-05-15T22:00:00+00:00


Consapevolezza onnivora

Un certo numero di ricerche indica che i vegetarianib appaiono più sani sotto diversi aspetti, con una maggior longevità e un minor rischio di sviluppare determinate malattie rispetto agli onnivori. Troppo ampia e variegata, però, è la categoria dei non veg. Dovremmo differenziarla almeno in due gruppi: gli onnivori che prestano attenzione a ciò che mangiano e quelli che non lo fanno.

Una volta che si eliminino i tanti fattori in grado di falsare i risultati e si riescano così a confrontare gruppi con caratteristiche più omogenee, le differenze, letteralmente, scompaiono. Negli studi comparativi tra veg e non veg, il confondente più grande è la cura dello stile di vita globale. Molte indagini epidemiologiche sono viziate da un fenomeno, ben noto ai ricercatori, chiamato healthy user effect («effetto dell’utente sano»), che può inficiare la validità dei risultati. Si verifica quando il campione selezionato non è rappresentativo della popolazione generale perché composto da soggetti più sani, attivi e coinvolti nel mantenimento del proprio benessere.

Nel caso in questione, vegetariani e vegani non rinunciano semplicemente a determinati o a tutti i cibi animali. Adottano di solito anche una serie di abitudini alimentari e di vita complessivamente più salubri e mostrano una maggior propensione rispetto ai non vegetariani a curare la propria salute a 360 gradi, non preoccupandosi soltanto di ciò che portano alla bocca. I veg, perlomeno quelli che vivono in Paesi ad alto reddito, in larga parte consumano frutta e verdura in abbondanza, semi oleosi, legumi, cereali integrali e spesso anche differenti dall’onnipresente frumento, mangiano quantità di cibo moderate, ricorrono di preferenza ad alimenti biologici, leggono le etichette, scelgono i prodotti con scrupolo e tendono a evitare i cibi industriali, raffinati, ricchi di zucchero, sale, grassi di scarsa qualità e additivi vari. Inoltre, in genere non bevono abitualmente alcol, non fumano, non abusano di farmaci e semmai si curano con rimedi naturali, presentano un basso indice di massa corporea, si dedicano regolarmente a qualche attività fisica e alcuni praticano persino yoga, meditazione o altre discipline che aiutano a minimizzare lo stress. Il vegetariano, in breve, è tendenzialmente un salutista. Non di rado, poi, ha una scolarità medio-alta e un più elevato status socioeconomico rispetto alla popolazione generale. Al contrario, abbiamo diversi esempi nella letteratura scientifica epidemiologica che ha indagato le relazioni tra consumo di carne e mortalità di come le persone maggiormente dedite alle carni rosse e trasformate siano spesso anche le più propense a mangiare complessivamente di più, a bere alcolici, al tabagismo, alla sedentarietà, abbiano un maggior indice di massa corporea e minori introiti di cereali integrali, frutta e verdura.

Che la discriminante non sia il consumo di proteine animali è stato ben verificato quando le ricerche hanno paragonato le diverse abitudini alimentari di persone comunque attente alla propria salute. È apparso distintamente che i vegetariani risultano sì di norma più sani della popolazione generale, ma non dei consumatori di carne health conscious: tra vegetariani e non vegetariani «consapevoli» non ci sono differenze. I benefici offerti dalle diete vegetariane non sono



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